Rissa a Piazza Bologna. Nel 2007?


Premessa

Questa sera, 03/03/2007, altro sangue alla testa a Piazza Bologna, posto tranquillo, frequentato principalmente da universitari.

"Come si fa, nel 2007, a pensare di risolvere le cose con la violenza?".
Luca ci ha preso nel segno e, quando è così limpido e chiaro...
Sta pur certo che non serve a niente.
Se i consigli fossero utili si venderebbero, non si darebbero via con nonchalance.
Perchè deve essere così difficile rapportarsi alla vita?
Perchè oltre alle mie paranoie full optional all inclusive a cinque stelle devo farmi carico di un odio ottusamente atavico che alberga in altri individui e si esprime coinvolgendo me ed altri "innocenti" in violenza?
Violenza che non ha mai portato nulla all'umanità, in alcun termine, da quando esiste?
Ed invece stasera una ricca rissa gratuite, scaturita chissà da che banale battibecco, finita in bottigliate.
In voglia di cancellare l'esistenza di alcuni esseri umani.
Che forma di appagamento può mai fornire?
Che sapore ha?
L'agitazione, il male, l'infliggere e ricevere dolore fisico ed emotivo...
Come può piacere?
Esistono i cattivi?
E che faccia hanno?
Certe sere mi viene paura e schifo di vivere.
Di vivere in un mondo che mi divora a morsi.
Ogni morso mi costa un quantitativo non precisato di dolore lancinante ed una relativa mutilazione di importanza variabile.
Carni che urlano insieme a brandelli d'anima, di emozione, di disincanto strappati via in nome di affetti, obblighi, professionalità, rigore, famiglia, necessità, priorità, o semplicemente tegole che cadono nelle vite di ognuno.
Non posso, non devo, non voglio accettare anche una bottiglia su questa mia testa di legno.
Perchè no.
Perchè già tutti tiriano questo carrettaccio insieme.
Buoni e cattivi, indipendentemente dai ruoli.
E non so più accettare queste distorsioni.
Vorrei vederle anche io a fuoco, come vere, per stare bene, per respirare a pieni polmoni.
E comunque stasera volevo solo fumare una sigaretta con gli amici.
Bisbigliando qualche canzone tra di noi, faticando ad ascoltarci a vicenda.
E poi violenza esplosiva, mani, cocci.
Lo tsunami, però fatto in casa, voluto.
Boh.

Dulcis in fundo altri 200 euro da sborsare per la mia moto buttata per terra.
Strano: quest'estate pensavo di passarla "liscia".
(e gli dei sorridevano)

Poco male: li pago tutti io i miei debiti.
(Ricky Boy che non sei altro :P :) )

Solo che iniziano a scarseggiare un po' i crediti.
Nel portafoglio, nell'anima, nella sacchetta scrotale.

Poi?

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