Due(cento) parole. Ancora sul caso i blog & cosa scrivere & quando & perchè. PART 2
Anche perchè sarebbe inutile.
Posso certificarlo: l'ho fatto infinite volte.
Bisogna prenderne atto.
Smettere di vedere questi sgambetti dove non ci sono.
Smettere di frequentare luoghi dove, invece, realmente esistono.
Prendere la vita per il bavero con delicata fermezza.
La propria, non quella degli altri.
Non si firmano contratti, mi diceva un amico qualche giorno fa.
E' vero (anche se fa male sentirselo dire).
Esiste solo la realtà e gli accadimenti che la compongono.
Così come deve esistere la voglia di viverla appieno, con presenza, con gratitudine, con gioia.
Sembro il mio parroco prima della Cresima.
La totale mancanza di autorità epistemiche che caratterizza questi ruggenti anni '00 credo sia volta a riportarci, tra qualche anno, ad un imperante misticismo. Perchè?
Perchè abbiamo bisogno di autorità. Di punti fermi. Quindi una religione, seppur non "vera" in termini scientifici, può fornire un "centro di gravità permanente".
Darei il c**o per una roba del genere! O per saper accettare che il mondo non ne ha, è la stessa cosa.
La prima opzione riguarda il 99x100 delle religioni (Bibbia e Corano in pole position), la seconda il buddhismo (e diverse dottrine filosofiche).
E' tutto così simile.
L'uomo che riflette, che si prodiga, che si inceppa, che soffre.
La ricerca della soluzione al male.
Percorsi vari ed eventuali che allontanano dall'inconscio e la sua brulicante capacità di generare pensieri tensivi.
I mantra.
Le preghiere.
Amen.
Maktub.
Immersione nella realtà.
Accettazione del cambiamento.
Amore.
Mi sto facendo vecchio, lo so. Andatevene affanculo (sono volgare).
E allora, visto il tema, sfoggio la mia cintura nera di catechismo per concludere: un capellone, qualche tempo fa, affermò: "Ama il prossimo tuo come te stesso".
Quando ero più piccino, allievo chierichetto di belle speranze, pensavo: "Accidenti! Amare qualcuno come me stesso? Mica facile! Son cazzi! (ero volgare già da piccolo. Non a caso la mia carriera ecclesiastica è stata fallimentare).
Oggi penso che, forse, non mi voglio più bene come allora.
Se sostituisco l'incognita "k" (k fa molto più figo di x. Nah, non è una costante qui. Sul mio blog comando io. Mph.) che rappresenta quanto amo "me stesso" scopro che il "prossimo mio", conseguentemente non se la vede bene.
Se devo amarlo come me stesso ed io sto male e mi faccio schifo...
Che speranze ci sono?
Think about it.
Le uscite di sicurezza sono...
Cazz, non ci sono.
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