In Milan

Molteplici possibilità di crescita e miglioramento in questa fredda città semisconosciuta. Oggi è Sabato.
Contrariamente alle mie (mmmh... Mie?) abitudini sono stato tutta la giornata in albergo, (molto catapecchia anni '20: va detto. Almeno è tutto mobilio originale dell'epoca. Così come le coperte, mi pare) diviso quasi equamente tra riviste, libri, taccuino & chitarrino.
Con fatica iniziano ad affiorare le note che cerco.
Piccoli spicchi di fresca creatività spuntano tra gli errori ed i momenti di frustrazione, iniettandomi nuove energie per continuare a muso duro con la pratica.
E' con dolcezza che si alleggerisce il carico dell'apprendimento...
Credo sia, per me, simile ad accudire un bambino.
Quando e' in fasce devi seguire ogni più piccolo movimento. Capire bene come funziona la cosa, farla lentamente e cercare l'automatismo migliore.
Poi, pian pianino...
Diventa come sorvegliare dei ragazzini che giocano in un parco. Principalmente sono capaci di cavarsela da se ma ti conviene comunque dare un'urlacchiata di tanto in tanto per non correre il rischio che si ammazzino mentre fanno qualche prodezza. Più a lungo ti distrai più il rischio che giochino all'intifada aumenta :)
Poi crescono e, se li hai cresciuti per benino, sono una soddisfazione :D
Sennò son cazzi a raddrizzarli! :D :D :D
Vabbè, basta giocare adesso =D
Dicevo: i tratti di queste giornate sono apparentemente frettolosi e sfocati; cromaticamente pregnanti.
Un po' come un dipinto impressionista.
Voglio tornare in forma, dentro e fuori.

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