Ingrippato

Quello del titolo sono io.
Ed ho un buco in petto enorme che fagocita di tutto.
E, quindi, ci è finito dentro di tutto.
Detriti, immondizia, schifezze, carogne.
Imparando dagli errori ho cercato di nutrirlo di persone belle, vita intensa, emozioni positive.
Le più belle e pure che sono stato capace di trovare...

Ma la fame non accenna neanche a scemare.
E mi nascono in testa solo pensieri schiettamente meschini.
Forti, brutti.
E non mi piace per niente vivere così.

E poi passa.
E poi fai così.
Anzi, non farlo.
Lavoralo sui fianchi.
Usa i polpastrelli.
Se vai dopo la pioggia avrai un ottimo raccolto.
Il pedone da b2 va in b3.


Ma BALLE!

Mi ha rotto il cazzo la scacchiera, mi hanno rotto il cazzo i pezzi, mi hanno rotto il cazzo le regole.
Mi hanno rotto il cazzo i silenzi che oppongono realtà che si compenetrano, azzerando ogni singolo mezzo di comunicazione che esiste.
E anche questi ultimi mi hanno rotto il cazzo.
Diretti, indiretti, a 12 sponde, telematici, epistolari, basati sui segnali di fumo, sulle spallucce, sull'inarcamento di un sopracciglio.

Mi hanno rotto il cazzo gli amici, i nemici, i colleghi, gli sconosciuti, i conoscenti.
Ne ho fin sopra i capelli di tutte queste vite meschine, la mia al primo posto.

Mi sono rotto il cazzo di attaccare pupazzetti su questa pagina.

Mi sono rotto il cazzo di scrivere questo post che non serve ad una fava.

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