In merito alla stronzata...

Nel mio personale, piccolo, lento viaggio nella conoscenza, mi sembra inevitabile uno studio minuto ma semiserio sul significato, l'utilizzo e l'eziologia delle stronzate.La cosa è meno comica e facile di quel che sembra...
Ho sempre avuto (come credo tutti) un concetto ben chiaro del termine ma credo che attingere ad un think tank di personcine illustri non faccia mai male, in questi casi.
Lode & gloria, dunque, al magnifico Harry G. Frankfurt che, attraverso riflessioni su Wittgenstein, Pound, sant'Agostino, si occupa di scrivere addirittura un pomposo saggio filosofico in merito.
Ne riporto i passaggi (per me) decisivi.
Mi scuso sin d'ora per la relativa pesantezza della lettura: credo ne valga ampiamente la pena :)

Tutto parte da una preziosa quartina di Longfellow:

"Negli atichi tempi dell'arte
i costruttori lavoravano con la massima cura
ogni parte minuscola e invisibile,
perché gli dèi sono ovunque.
"

Il succo è che, anticamente, artisti ed artigiani non si concedevano scorciatoie.
Lavoravano con attenzione, e curavano ogni aspetto della loro opera.
Prendevano in considerazione ogni parte del prodotto e ciascuna era progettata e realizzata per essere esattamente come avrebbe dovuto.
Non allentavano la loro attenta autodisciplina nemmeno riguardo ad aspetti che, di norma, non sarebbero stati visibili.
Anche se nessuno si sarebbe mai accorto di tali imperfezioni, essi dovevano rispondere alla propria coscienza.
Perciò non si nascondeva lo sporco sotto il tappeto.
O, si potrebbe forse dire, non c'erano stronzate.
In effetti, sembra appropriato considerare i prodotti scadenti e realizzati con incuria come qualcosa di analogo, in qualche modo, alle stronzate.
Ma in quale modo? Perché anche le stronzate sono prodotte invariabilmente con incuria o eccessiva autoindulgenza, non sono mai finemente lavorate, non vengono mai fatte con quella meticolosa cura dei particolari a cui allude Longfellow?
Perché chi spara stronzate è per natura "rozzo" e sbadato?
Perché i suoi prodotti sono di necessità malfatti o poco raffinati?
La derivazione della parola stronzo ci spinge senza dubbio in questa direzione.
Gli escrementi non sono progettati o lavorati; sono semplicemente emessi, o scaricati.
Possono avere una forma più o meno coerente ma di sicuro non sono mai lavorati.
L'idea di stronzate lavorate con cura implica, dunque, una certa tensione interna.
Una meditata attenzione ai particolari richiede disciplina ed obiettività.
Comporta l'accettazione di standard e vincoli che impediscono di indulgere all'impulso e al capriccio.
E' questa necessità di mettere in secondo piano le pretese egoistiche che, associata alle stronzate, ci appare fuori luogo.

Accidenti: che figata :D
Leggo ancora, famelico =)

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