25 - liberazione
Con distratta cautela m'accascio sul materasso, senza lenzuolo.
(madidod'umido)
Appiccicoso, disteso su questa piazza abbandonata.
Irti pensieri m'assediano da ogni parte.
Immagino pruriti da dermatofagoidi: troppo pigro per muovermi.
Apprezzo la dolcezza del tepore di questa incredibile primavera romana.
Pochi momenti, inerti.
Tetri, triti e ritriti.
Attanaglianti ed inutili; rappresi.
Come resina su corteccia d'abeti rossi;
(trementina. Attento. Ci fanno la trementina)
processionarie fameliche li divorano.
(mostrotarli! :) Miyazaki! :) )
Pensieri straordinariamente pieni d'eloquenza per un derelitto light
Il dolore assurge ad una sorta di ozio, impreziosito da lacrime perlate, orlato a punto croce.
Esco.
ps
ok, ho postato.
ok, rileggo il post.
ma non era meglio lasciare tutto così?
L'avete voluto voi, fetienti!
E mò sparatevi la mia endovenosa di psicosi! :P
=*
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